lo sportivo

Non c’è nulla di meglio che iniziare il nostro viaggio a Bari godendoci uno dei bellissimi tramonti dalla spiaggia Pane e Pomodoro. La brezza, che ammorbidisce anche le giornate più assolate, arriva dal mare e si getta sulle strade e sulle piazze della città più frizzante della Puglia.

No, non vi siete sbagliati: la spiaggia più famosa di Bari si chiama proprio “Pane e Pomodoro” e arrivarci è molto comodo. Che vogliate camminare, correre, o andare in bici, da Bari vecchia basta imboccare il lungomare che porta verso Corso Trieste e in un batter d’occhio siete pronti per stendere il telo da mare (l’estate qui è molto lunga) o per un po’ di stretching al tramonto.

Dal centro sono circa venti muniti di camminata. Dal lido potrete poi continuare la vostra passeggiata fino a Torre a Mare, osservando l’elegante alternarsi delle spiagge, che dalla sabbia passano alle rocce, in un susseguirsi di colori e paesaggi davvero unica. Ora che siete qui non mancate di vistare il parco di Punta Perotti.

Dieci anni fa al suo posto sorgeva un gigantesco edificio incompleto che deturpava l’arenile. Dopo lunghe battaglie che ebbero eco in tutta Italia, è stato abbattuto nel 2006 e la città ne ha guadagnato un ampio spazio verde, puntellato di campetti e strutture a vela con comode panchine per leggere e riposare. Già, le panchine. Sono proprio queste ad attrarre la mia attenzione mentre corro, con cuffie e musica.

Gli abitanti di Bari amano fare salotto per strada, sui marciapiedi, dappertutto. Spesso si portano le sedie e i tavoli da casa e passano intere giornate a chiacchierare. Gli passo accanto, rallento, e mi sento subito parte della comunità. Bambini, giovani, adulti, vecchi. Tutti insieme. Questa è la magia del sud!

Circolo Canottieri Barion 1894
Circolo canottaggio Barion. Bari
Circolo Canottieri Barion 1894
Pane e Pomodoro. Bari
Spiaggia Pane e Pomodoro

Oltre che luoghi di socialità i lungomare, così larghi e comodi, sono uno spasso se correre è la vostra passione. Partendo da “Pane e Pomodoro” non fermatevi in centro. Oltrepassate la punta della città vecchia, il porto, e correte a fianco degli oleandri di corso Vittorio Emanuele, superate i grandi spazi della Fiera del Levante e di nuovo immergetevi nella vita di uno dei quartieri popolari della città, San Girolamo. Qui c’è la spiaggia di San Francesco.

L’ingresso ad accesso libero si riconosce per la presenza dei venditori di birra lungo il marciapiede, che sparano musica pop ad alto volume. Questa è la parte la più frenetica di tutto il lido, quella dove si mangia, si beve, si scherza e si tira tardi. Il posto giusto dove presentarsi con una teglia di parmigiana e un gazebo.

Dal Lido di San Francesco, a poche decine di metri dal mare, si raggiunge la pineta. Piena di attrezzature e spazi per allenarsi, ha un ottimo fondo per correre. Tutto è nuovo, e non è un caso. Di recente la zona ha subìto un intervento di recupero che ha interessato anche il vicino Centro polivalente Capocasale, dove i ragazzi del quartiere si allenano a calcio, a basket, e c’è persino un campo per pattinare.

Scuola surf BIG AIR

Vi dirò di più: dopo un po’ che giro per la città, inizio ad avere il piacevole sospetto che quella di recuperare le aree più problematiche attraverso la creazione di impianti sportivi e parchi pubblici, sia una strategia urbana.

Vale per il Parco Due Giugno dove, tra le strade e i palazzi della zona della ospedali, c’è persino uno stagno con tartarughe, pista da corsa e wi-fi. Ma vale anche per la zona sud di Bari, dove si trovano il palasport, campi da calcetto, un frequentato acqua-park e un palaghiaccio, e per quella a nord, nei pressi degli spazi della Fiera del Levante.

Qui, uno accanto all’altro, ci sono lo Stadio del Nuoto e lo Stadio della Vittoria. Quello del nuoto è una struttura gioiello, ordinata e funzionale, dove fare due vasche nella piscina olimpica a cielo aperto, praticare yoga (con attenzione alle diverse scuole), rinvigorire i muscoli nell’attrezzata palestra indoor o rilassarsi nella spa.

Subito fuori dalla piscina trovo lo Stadio della Vittoria. Progettato nel 1930 e rinnovato per i Giochi del Mediterraneo del 1997, l’impianto colpisce fin da subito per le caratteristiche opere in metallo che rivestono i cancelli d’ingresso. Ognuna di queste rende omaggio a una delle ventuno nazioni che presero parte alla manifestazione. Per esempio sul portone in ferro di Cipro ci sono una trentina di figure in bassorilievo. Si tratta di una collezione di animali, piante e oggetti dell’isola, a ricordarci del prezioso dialogo tra natura e ingegno umano. Lo Stadio è anche sede di concerti e campo di allenamento per la squadra locale di rugby, le “Tigri Rugby Bari” e quella di football americano, i “Navy Seals Bari”.

Di giorno alcune parti della struttura sono aperte, come la palestra per le arti marziali, gli uffici del CONI e una biblioteca per ragazzi. All’esterno ci sono un paio di campi da calcetto e da tennis dove si può giocare liberamente o assistere a partite molto concitate. E qui entriamo in tema calcio.

A Bari si venera un solo dio: “la Bari”, la gloriosa squadra della città. Tanto per capirci: lo stadio San Nicola, nella periferia sud-ovest della città, è l’unico edificio barese progettato da un archistar, Renzo Piano, in occasione dei mondiali di Italia 90. Ma vi accorgerete presto che tutta la città è un grande campo da calcio dove, a ogni angolo, potrete scorgere ragazzi di ogni età che palleggiano e giocano fra di loro. Anche a Bari vecchia, dove non è raro sentire qualcuno urlare: “Passa!”.

Con uno scatto raggiungo la palla, tiro e mi fermo ad ammirare questi bambini dribblare fra le rovine della chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio come fossero su un prato d’erba inglese.

Pane e Pomodoro. Bari
Spiaggia Pane e Pomodoro

Oltre ai campi improvvisati, agli impianti e ai parchi, il vero protagonista è il mare. La brezza rende la costa barese perfetta per il surf. Lungo il litorale nord e sud ci sono centri per il noleggio dell’attrezzatura e per imparare a guidare la tavola. Tre nomi che vi consiglio: TanaOnda Surf e ShakaSurf a nord, e Big Air a sud.

Poi c’è la vela con i circoli più importanti vicino al Molo di San Nicola, come l’esclusivo Circolo Canottieri Barion e il Circolo della Vela di Bari. Preferite le immersioni?

Pane e Pomodoro. Bari
Spiaggia Pane e Pomodoro

Ed è un passatempo così piacevole che, come dire, il pesce passa in secondo piano!

Lungomare Augusto Imperatore. Bari
Lungomare Augusto Imperatore
Pane e Pomodoro. Bari
Spiaggia Pane e Pomodoro

Allora nei paraggi del Faro Borbonico c’è il club dei sommozzatori, uno dei più famosi d’Italia, con cui esplorare le acque dell’Adriatico. E infine la pesca.

Se non siete pratici della pesca d’altura, in città basta avere la canna e potrete passare ore ad aspettare che qualche pesce abbocchi alla vostra lenza. Non ci sono orari o luoghi migliori, qui si pesca sempre. Ed è un passatempo così piacevole che, come dire, il pesce passa in secondo piano! Capita che dopo aver lanciato l’amo qualche anziano si fermi a parlare con voi. Anche se non capite il dialetto, lui continuerà a parlarvi perché ai baresi piace molto chiacchierare (a questo punto dovreste averlo capito no?).

Dategli attenzione, tanto se qualcosa abbocca all’amo sarà lui per primo a farvelo notare. Poi vi descriverà tutte le ricette per cucinarlo. E chi lo sa che non finisca per invitarvi anche a pranzo.

di Paolo Ermano

Circolo della Vela di Bari

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